Purezza

Chi non ha mai desiderato avere un diamante puro? Accendiamo ora un computer con una normale connessione a internet e chiediamoci, chi non vorrebbe avere un diamante digitale puro? Ebbene si il concetto di purezza di un diamante che che viene definito come: la classificazione delle dimensioni e del numero di imperfezioni presenti all'interno della pietra esaminata con una lente a dieci ingrandimenti, è stato ripreso brillantemente dal gruppo fondatore del progetto Bitmonds ed è stato digitalizzato.

Tutti i Bitmonds hanno una determinata purezza e come per i diamanti veri, i Bitmonds più puri sono anche quelli che meritano maggiore considerazione soprattutto a livello di mercato. 

Ma come è stata classificata questa purezza? E dove viene rappresentata nell'immagine di un Bitmonds? Rispondiamo prima alla seconda domanda mostrando un esempio pratico.


Guardando la foto di questo bellissimo Biloba Flower, potete notare la purezza, come quella lettera racchiusa dal quadratino rosso.
E a questo punto potrete chiedervi: una purezza "G" rappresenta un Bitmond molto puro o poco puro?
La risposta è davvero semplice, infatti nel mondo dei Bitmonds esistono 8 livelli differenti di purezza ed ognuno è parametrizzato da una lettera. Le lettere sono le seguenti: D,E,F,G,H,I,J,K dove D è la purezza massima che un Bitmonds può avere e K al contrario rappresenta il Bitmond meno puro.

Ecco che il sogno di tutti gli utenti del mondo Bitmonds diventa quello di avere diamanti con purezza D.

Quindi solo i Bitmonds con purezza D hanno valore? Assolutamente no, come abbiamo visto precedentemente sono molte le caratteristiche che si devono prendere in considerazione quando si valuta un Bitmonds e la purezza deve essere considerata solo come una di quelle insieme a IDrarità e corona.

E tu possiedi dei Bitmonds puri? Quanto li valuti? scrivimelo qui sotto nei commenti.

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